Stamattina, come spesso mi succede recentemente, twittavo giulivo (come quando la vispa Teresa acchiappò la farfalletta, per intendersi) quando ho visto un tweet di Steve Kely con un link che ho immediatamente aperto.
Visto che il post parlava di finanza e che in questi giorni la finanza è stata sulla bocca di tutti per via della querelle Bersani/Renzi/Serra sulle Cayman, ho fatto una battuta menzionando il paradiso fiscale del Mar delle Antille.
Subito lui m’ha risposto con un’altra battuta e nel giro di pochi secondi mi sono arrivate due mentions da parte di tali Shawna Reed e Nicole Fanning che ripetevano il tweet di Steve, aggiungendo questo link.
Che ci fosse un inghippo era abbastanza chiaro, ma con due faccine così carine come si fa a non cliccare?
Ora, appiccicare un link che pubblicizza le vacanze alle Cayman a un tweet dove si dice che alle Cayman oggi sono rimasti solo i filibustieri vecchio stampo non mi sembra una gran mossa di marketing…
A meno che il loro intento non fosse soltanto quello di aumentare il mio punteggio su klout, nel qual caso potrei andare di persona a porgere i miei omaggi. Sempre che riesca a trovarle, s’intende 😉
In conclusione, attenti ai sistemi di twittaggio automatico. A volte scappano di mano. E spesso creano danni, anche gravi…
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